Costruire una casa ad alta efficienza energetica, del tipo Casa Clima o simili, non implica la scelta predeterminata di un tipo di costruzione o di tecnologia.
Il termine "Casa Clima" non è sinonimo di casa prefabbricata in legno ne tanto meno identifica uno stile architettonico o un sistema costruttivo ma un standard energetico.
È quindi possibile optare per una costruzione di tipo tradizionale, costruita interamente in loco, così come per una interamente prefabbricata da montare in cantiere (sia in legno, che in cls).
Allo stesso modo gli standard di fabbisogno energetico e di benessere di una Casa Clima possono essere raggiunte sia con una costruzione massiccia sia con una costruzione leggera. Ambedue i sistemi hanno dei vantaggi e dei punti deboli che possono essere superati da una attenta e competente progettazione ed esecuzione.
È quindi importante conoscere le diverse tipologie costruttive e le modalità di realizzazione.
Sommariamente le tipologie costruttive si possono riassumere in tre categorie:
1. Costruzione massiccia: si indica generalmente una costruzione in mattoni, in calcestruzzo o materiali similari. Gli elementi utilizzati hanno massa elevata e spessori consistenti e conseguentemente un'alta capacità d'accumulo del calore: bisogna comunque ricordare come molti materiali attualmente impiegati nelle costruzioni massicce siano piazzati e quindi più leggeri rispetto ai materiali tradizionali. Per raggiungere buoni standard di efficienza energetica la costruzione massiccia è generalmente completata con un isolamento termico sul lato esterno. Ha tempi di costruzione lunghi (12-18 mesi), una durata media di circa 120 anni, è di facile trasformazione futura.
2. Costruzione massiccia in legno: si indica la moderna costruzione massiccia con tavole di legno incollate o impilate a formare elementi pieni portanti (pareti, coperture, solai). L'isolamento termico è collocato sul lato esterno. Si differenzia dalla costruzione a telai leggera perché presenta una massa notevolmente superiore: chiaramente impiega anche più legno rispetto alla costruzione intelaiata. Ha tempi di costruzione brevi (4-6 mesi), una durata media di circa 70 anni e oltre secondo la qualità, è di difficile trasformazione futura.
3. Costruzione leggera: Con questo termine si indica generalmente la costruzione con sistema portante in telai di legno e pannelli di irrigidimento e chiusura sui due lati. La costruzione leggera può essere realizzata anche con sistema portante in telai in acciaio. In ambedue i casi l'isolamento termico è posto nell'intercapedine fra i pannelli di irrigidimento. Ha tempi di costruzione brevi (4-6 mesi), una durata media che va dai 35 ai 70 anni e oltre secondo la qualità, è di difficile trasformazione futura.
Vivere in una Casa Clima significa risparmiare energia senza rinunciare ad un elevato benessere abitativo in tutte le stagioni. Un aspetto molto importante visto che nei paesi industrializzati quasi il 90% del tempo giornaliero viene trascorso in ambienti chiusi. Per questo è fondamentale costruire ambienti interni di qualità, che evitino possibili disagi agli occupanti e che non pregiudichino in nessun modo la salute.
I benessere generale dell'uomo all'interno di una stanza dipende da diversi fattori che in parte possono essere regolati con un'attenta progettazione.
Fattori che influiscono sul comfort e che possono essere regolati sono:
Fattori che l'uomo non può modificare e che influiscono sul benessere:
Per sentirsi in uno stato di benessere termico all'interno di una stanza, una persona deve continuamente bilanciare il calore e l'umidità prodotte dal corpo con le quantità scambiate con l'ambiente circostante. Il corpo umano è infatti un organismo che lavora ad una temperatura pressoché costante prossima ai 37°C. Se la temperatura dell'aria all'interno di una stanza è bassa, aumentano gli scambi per irraggiamento e convezione, con conseguente sensazione di freddo, viceversa se la temperatura è elevata aumentano gli scambi per evaporazione attraverso la pelle e quindi si suda.
Per raggiungere lo stato di comfort negli ambienti interni il bilancio termico fra corpo ed ambiente circostante deve essere equilibrato, ossia non si devono verificare condizioni di stress termico. Questa condizione di equilibrio stabile si raggiunge attraverso il controllo della temperatura dell'aria, della temperatura media radiante, della velocità e umidità dell'aria, eseguito attraverso idonei impianti tecnologici. Risulta quindi fondamentale la scelta delle dotazioni impiantistiche.
La protezione dai campi elettromagnetici esterni dipende anche dall'azione schermante dei materiali di costruzione in modo particolare per quanto riguarda le finestre, le pareti, per il tetto. Per garantire una migliore protezione dai campi elettromagnetici ad alta e/o bassa frequenza sono oggi disponibili numerosi materiali speciali sia a base di metalli che di grafite. Si tratta di materiali ad alta conducibilità elettrica, ma con una struttura a rete o maglie atte a respingere le radiazioni provenienti dall'esterno.
Ai fini dell'isolamento acustico va sempre ricordato che ciò che vale è il compartimento dell'intero sistema costruttivo e non le caratteristiche dei singoli materiali. Per migliorare il potere fonoisolante di un elemento costruttivo nei confronti del rumore aereo, la regola principale è quella di aumentare la massa superficiale al fine di attenuare le vibrazioni. Ma non è sufficiente. Anche la frequenza naturale del sistema gioca un ruolo determinante. Nelle pareti a più strati il potere fonoisolante è migliore quando le masse sono separate da uno strato di materiale fonoassorbente (molla), e cioè di un prodotto che possiede una struttura con piccoli fori comunicanti in grado di dissipare l'energia sonora e ridurre fenomeni di riverberazione (effetto eco). Il potere fonoisolante dell'elemento migliora ulteriormente se gli strati pesanti (masse) non hanno lo stesso spessore.è>
Si parla in questo caso di un comportamento "massa-molla-massa" che è il principio cardine su cui si fondano tutti i concetti di isolamento acustico. Lo stesso vale anche per l'attenuazione del rumore da calpestio attraverso i solai. In questo caso il materiale isolante, inserito sotto il massetto, deve presentare una bassa rigidità dinamica e contemporaneamente mantenere buone capacità di resistenza a compressione.
Una buona illuminazione è un requisito essenziale per poter svolgere le attività visive con velocità, facilità e precisione, a vantaggio del nostro benessere e della sicurezza.
Un'illuminazione in grado di assicurare un buon livello di comfort negli spazi interni è realizzabile utilizzando in modo prioritario la luce naturale e, quando questa non è più sufficiente, integrandola con quella artificiale. Un'illuminazione naturale ben progettata aiuta la nostra salute ed incrementa il nostro benessere psico-fisico, migliorando l'umore e rendendoci più vivaci, aumentando la concentrazione nel lavoro e nello studio.
I vantaggi dell'illuminazione naturale, rispetto a quella artificiale, possono essere così riassunti:
Molte sono le variabili che influiscono sul livello luminoso all'interno delle stanze: la disponibilità di energia luminosa, la posizione geografica, le condizioni meteorologiche, il periodo dell'anno, l'ora del giorno, la presenza di ostacoli.
Le principali scelte progettuali da attuarsi sono:
Nel settore dell'edilizia esistono dei luoghi comuni, spesso sinonimi di scarsa competenza, veri e propri pregiudizi che in certi casi, sono fonte di veri e propri danni.
Principalmente sono:
1. "...LE PARETI RESPIRANO". Le pareti non potranno mai respirare, indipendentemente dal fatto che siano o meno dotate di uno strato termoisolante. Anche il passaggio di umidità attraverso le pareti è praticamente nullo indipendentemente dal tipo di materiale di costruzione utilizzato. L'umidità generata all'interno dei locali deve essere espulsa all'esterno. L'aria da espellere non è solo umida, ma di norma contiene anche sostanze inquinanti e non può certo essere espulsa attraverso le pareti. Per avere un sufficiente ricambio d'aria si deve far ricorso ad un impianto di ventilazione controllata o alla diligenza degli inquilini che devono arieggiare con regolarità.
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2. "...VENTILAZIONE CONTROLLATA - TECNOLOGIA INUTILE". Per vivere bene è necessario avere una buona qualità dell'ambiente abitativo, ovvero una piacevole temperatura interna, la giusta umidità ed una bassa concentrazione di sostanze inquinanti o non desiderate nell'aria. Da non sottovalutare è anche l'inquinamento acustico provocato da fonti esterne. Per tale ragione è necessario provvedere ad arieggiare con regolarità gli ambienti abitativi. Questa pratica può però essere alquanto compromessa dalla presenza di fonti inquinanti nelle immediate vicinanze delle finestre. Il traffico ad esempio, inquinando l'aria ed essendo causa di un importante inquinamento acustico, può rendere l'operazione quasi impossibile. La ventilazione controllata garantisce un'alta qualità dell'aria presente all'interno degli ambienti abitativi con un consumo energetico alquanto basso. La ventilazione controllata consente di arieggiare in automatico 24 ore su 24 e con l'ausilio di un filtro, permette al tempo stesso di liberare l'aria dlla presenza di polveri o pollini. Il risparmio energetico viene assicurato da un sistema di recupero del calore implementato alla macchina di ventilazione.
Il fabbisogno di aria fresca per mantenere la concentrazione di CO2 nei limiti di circa 1000-1500 ppm (parti per milione) è il seguente:
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3. "...SIGILLARE GLI EDIFICI È DANNOSO". Invece è esattamente il contrario: costruire edifici ermetici all'aria serve ad evitare danni all'edificio, a contrastare la formazione di muffe e quindi a proteggere la salute a che vi abita. Siccome il calore sale sempre verso l'alto, un tetto ben isolato ed ermetico consente di risparmiare una notevole quantità di energia. Di fondamentale importanza è sigillare accuratamente la parte interna dello strato d'isolamento termico. Questo consente di evitare che l'aria calda presente all'interno dei locali abitati possa penetrare nell'intercapedine d'isolamento comunque venire a contatto con il materiale isolante. Se ciò avviene l'aria si raffredda formando condensa e liberando umidità che a sua volta danneggia i materiali di costruzione e lo strato di isolamento termico generando danni anche rilevanti.
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4. "...FINESTRA NUOVA = PARETE UMIDA" (comparsa di muffa). Se sulle pareti si forma umidità proprio sotto alle finestre nuove deve essere stato commesso qualche errore. Infatti, se dopo la sostituzione delle finestre o il loro risanamento, non si provvede ad uno adeguato isolamento termico o una sufficiente ventilazione, si può avere la formazione d'umidità e di muffa sulla parte interna delle mura che danno all'esterno. In questi casi è necessario arieggiare molto bene i locali visto che una famiglia di quattro persone può produrre ogni giorno una quantità di vapore corrispondente a 6-12 litri d'acqua. Inoltre il valore U (trasmittanza termica) del vetro non dovrebbe essere inferiore a quello della parete. È quindi consigliabile combinare il risanamento dei serramenti con il risanamento energetico delle pareti esterne. Consiglio utile: arieggiare sempre cucina e bagno dopo aver fatto la doccia o il bagno, dopo aver cucinato o dopo aver lavato i pavimenti.
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5. "...ISOLARE TROPPO È ANTI-ECOLOGICO". Maggiore è lo spessore del materiale termoisolante, maggiori sono i danni ambientali causati dalla sua produzione ma minori è l'inquinamento prodotto dal riscaldamento dell'edificio su cui l'isolamento è stato applicato. Il timore che una casa possa essere isolata troppo è completamente infondato. A questa conclusione sono giunte molte ricerche che avevano lo scopo di determinare lo standard d'isolamento più vantaggioso sotto il profilo ecologico. Lo spessore di isolamento termico più vantaggioso dal punto di vista ecologico è quello che genera il minor impatto ambientale per l'intero ciclo di vita del materiale. Gli studi prendono in esame i materiali, i flussi energetici e le conseguenze per l'uomo e l'ambiente. Il risultato è quanto mai limpido: per raggiungere il miglior risultato ecologico gli edifici riscaldati con impianti a gasolio o a metano hanno bisogno di uno strato d'isolamento termico tra i 30 ed i 50 centimetri. Per gli edifici che dispongono di moderni impianti a biomassa, grazie ai buoni risultati in tema di protezione del clima, risorse non rinnovabili e buco dell'ozono, lo spessore termoisolante può essere meno spesso.
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6. "...ISOLARE ALL'INTERNO È PIÙ SEMPLICE". Isolare le pareti dall'interno è una pratica molto ben voluta dagli artigiani perché è possibile eseguirla in ogni stagione dell'anno e non necessita di ponteggi. Infatti è relativamente semplice assicurare alla parte interna un telaio di legno o metallico applicandoci poi sopra il materiale isolante e la relativa copertura. Ma questo tipo di coibentazione, in particolare quando i lavori sono eseguiti senza la necessaria perizia, può risultare pericoloso perché nasconde molti tranelli che possono condurre a danni rilevanti per l'edificio. Questa è la ragione principale per la quale è meglio evitare l'applicazione di un isolamento termico all'interno delle mura, ovvero limitarlo a quei casi in cui non vi sono altre possibilità (ad esempio quando la facciata dell'edificio è posta sotto tutela architettonica). In ogni caso l'applicazione di un isolamento termico interno è da eseguire con grandissima attenzione cercando di ridurre al minimo i ponti termici tra solai e pareti. Un altro accorgimento di grande importanza è l'applicazione di una barriera al vapore sulla faccia interna dell'isolamento per impedire che l'aria calda dei locali interni possa penetrare nel materiale isolante o giungere fino al muro. Se ciò dovesse succedere, l'aria calda si raffredderebbe formando condensa e rovinando l'isolamento. In questo modo non si perde solamente il potere isolante del materiale ma vi è il serio pericolo che si formino delle muffe. Vi sono ancora due altri svantaggi dell'isolamento applicato all'interno. Le fluttuazioni della temperatura esterna, potendo agire indisturbate sulle pareti esterne, non consentono di utilizzare l'inerzia termica della massa muraria. I ponti termici non possono essere completamente eliminati perché l'isolamento termico non avvolge l'intero edificio.
P.I.: 03946080268